Venerd' 6 maggio 2016
MATTARELLA

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Venzone è stato accolto dal sindaco Fabio Di Bernardo. E ha salutato la folla in friulano: “Mandi Friul” e “Ariviodisi”. “Questo – ha detto Mattarella – è un giorno particolare a 40 anni dal terremoto, un giorno di commozione in cui ricordiamo le vittime. Un giorno in cui si esprime riconoscenza ai soccorritori che vanno ringraziati, e a tutti i friulani che si sono impegnati con coraggio e dignità nella ricostruzione”. “Un impegno – ha precisato – che ha consentito di riportare poi Venzone come Gemona, come tutti i comuni colpiti, nelle condizioni in cui si trovavano prima”.
Con il capo dello Stato c’erano, tra gli altri, il capogruppo della Camera del Pd,Ettore Rosato, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e Giuseppe Zamberletti.
“Ammirazione per quel che è stato fatto”. Mattarella ha ricordato i “tanti contributi”, a cominciare da quello del “papà” della Protezione civile, Giuseppe Zamberletti. “Ma il vero protagonista – ha sottolineato – è stato quello dei friulani, come cittadini, Comuni, Regione”. Parole che Mattarella stesso ha definito come tese a “esprimere soprattutto l’apprezzamento, l’ammirazione e la riconoscenza di tutto il Paese per quel che è stato fatto qui”.
“Determinazione frutto della cultura dei friulani”. “In quei giorni – ha aggiunto – e nei successivi mesi a tutta l’Italia è stato chiaro che la determinazione nell’affrontare i problemi gravi della ricostruzione, sono stati frutto della cultura e della mentalità dei friulani”. “Una grande testimonianza – ha proseguito – e intorno a loro si sono stretti tanti italiani ma anche stranieri. C’è stata una presenza dello Stato e tanti contributi, ma quello protagonista è stato il contributo dei friulani. La mia presenza si ricollega alla vicinanza dello Stato, ma vuole esprimere apprezzamento e riconoscenza per quello che è stato fatto qui”.
L’incontro con i genitori di una vittima del bus Erasmus. Il Presidente della Repubblica ha incontrato i genitori di Elisa Valent, la studentessa venticinquenne
friulana deceduta nell’incidente dell’autobus Erasmus avvenuto a marzo in Catalogna. Anna ed Eligio Valent hanno atteso il Presidente al Duomo di Venzone